Botanica
Botanica Wellness Flowers








È particolarmente diffuso nelle regioni temperate di tutto il mondo. In Italia è presente in tutte le regioni con un numero variabile di specie.

























Botanica Ayurvedica
Liquirizia
La
liquirizia (Glycyrrhiza glabra L.) è una pianta erbacea perenne, alta
fino a un metro, appartenente alla famiglia delle Fabaceae, nonché il
nome dell'estratto vegetale ottenuto dalla bollitura del suo fusto
sotterraneo. Il Genere Glycyrrhiza comprende 18 specie di perenni a
fioritura estiva, diffuse in Eurasia, Australia e America. Quella più
usata, è originaria dell'Asia sudoccidentale e della regione
mediterranea. Questa pianta è una erbacea perenne rustica, cioè
resistente al gelo, e cresce principalmente nell'Europa meridionale in
terreni calcarei e/o argillosi. La pianta sviluppa un grosso rizoma da
cui si estendono stoloni e radici, lunghi fino a due metri. Della
liquirizia vengono usati i fusti sotterranei di piante di tre-quattro
anni, raccolte durante la stagione autunnale ed essiccate.
Zenzero
Lo
zenzero (Zingiber officinale Roscoe) è una pianta erbacea delle
Zingiberaceae (la stessa famiglia del cardamomo) originaria dell'Estremo
Oriente. Anticamente era detto anche gengiovo e talvolta oggi è
commercializzato col nome inglese di ginger. Coltivato in tutta la
fascia tropicale e subtropicale,
è provvisto di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti fiori giallo-verdastri con macchie porporine. Il frutto è una capsula divisa da setti in tre logge.
è provvisto di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti fiori giallo-verdastri con macchie porporine. Il frutto è una capsula divisa da setti in tre logge.
Curcuma
longa (curcuma per antonomasia o zafferano delle indie o più raramente
turmerico) è una pianta erbacea, perenne, rizomatosa della famiglia
delle Zingiberacee (una delle molte specie del genere Curcuma),
originaria dell'Asia sud-orientale e largamente impiegata come spezie
soprattutto nella cucina indiana, medio-orientale, thailandese e di
altre aree dell'Asia. Curcuma longa è un'erba perenne che raggiunge
un'altezza massima di circa un metro. Le foglie sono grandi, lunghe da
20 a 45 cm, con picciolo allungato. I fiori sono raccolti in una vistosa
pseudo-infiorescenza ricca di grandi brattee verdi in basso e bianche o
violacee in alto. Le brattee verdi formano una serie di tasche, che
ospitano grandi fiori gialli (con possibili sfumature arancioni).La
radice è un grosso rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo o
arancione, fortemente aromatico, che costituisce la parte di maggior
interesse commerciale della pianta. Come per altre piante d'interesse
agricolo, sono state sviluppate con il tempo diverse varietà di questa
specie.
Cumino
Il
cumino (Cuminum cyminum L.), noto anche come cumino di Malta, è una
pianta erbacea e pianta annuale del futuro appartenente alla famiglia
delle Apiaceae (o Umbelliferae), originaria del bacino del Mediterraneo,
diffusasi in seguito anche nel continente Americano. Il cumino ha un
fusto sottile e ramificato alto 20-30 cm. Le foglie sono lunghe 5-10 cm,
disposte a pettine. I fiori sono piccoli, bianchi o rosa, e disposti a
ombrella. Il frutto è un achenio laterale ovoidale-fusiforme, lungo 4-5
mm, contenente un singolo seme. I semi del cumino sono simili a quelli
del finocchio e dell'anice verde, ma sono più piccoli e di colore scuro.
Non va confuso con il carvi, che presenta frutti simili ma con un aroma
completamente differente.
Finocchio
Il finocchio (finocchio volgare Mill.) è una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae. (Ombrellifere).
Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, la sua coltivazione orticola sembra che risalga al XVI secolo. Da esso è derivato il termine infinocchiare, senso di "truffare, imbrogliare" che deriva dalla pratica di utilizzare il finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità o di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino imbottigliato. Si distinguono le varietà di finocchio selvatico dalle varietà di produzione orticola (dolce). Il finocchio selvatico è una pianta spontanea, perenne, dal fusto ramificato, alta fino a 2 m. Possiede foglie che ricordano il fieno, da cui il nome foeniculum, di colore verde e produce in estate ombrelle di piccoli fiori gialli. Seguono i frutti (acheni), prima verdi e poi grigiastri. Del finocchio selvatico si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti, impropriamente chiamati "semi". Il finocchio coltivato, o finocchio dolce, è una pianta annuale o biennale con radice a fittone. Raggiunge i 60–80 cm di altezza.
Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, la sua coltivazione orticola sembra che risalga al XVI secolo. Da esso è derivato il termine infinocchiare, senso di "truffare, imbrogliare" che deriva dalla pratica di utilizzare il finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità o di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino imbottigliato. Si distinguono le varietà di finocchio selvatico dalle varietà di produzione orticola (dolce). Il finocchio selvatico è una pianta spontanea, perenne, dal fusto ramificato, alta fino a 2 m. Possiede foglie che ricordano il fieno, da cui il nome foeniculum, di colore verde e produce in estate ombrelle di piccoli fiori gialli. Seguono i frutti (acheni), prima verdi e poi grigiastri. Del finocchio selvatico si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti, impropriamente chiamati "semi". Il finocchio coltivato, o finocchio dolce, è una pianta annuale o biennale con radice a fittone. Raggiunge i 60–80 cm di altezza.
Anice Stellato
L'anice
stellato (Illicium verum Hook.f.) è una specie di piante angiosperma
dicotiledone. È un albero tropicale sempreverde, alto tra i 5-10 metri
originario dell'Asia orientale. Le foglie sono intere, lanceolate e
all'ascella si formano fiori con perianzio bianco-giallastro formato da
15-20 petali disposti a spirale. Inoltre il fiore presenta numerosi
stami e 8-12 carpelli che danno altrettanti follicoli uniseminati,
disposti come i raggi di una stella. Il frutto è un follicolo legnoso
formato da 8-12 lobi disposti a stella (da cui il nome), su un peduncolo
detto columella. Ogni lobo porta un seme lucido. La droga è costituita
dai follicoli, si tratta di un olio essenziale il cui principio attivo
contiene principalmente anetolo.
Cardamomo
Il
cardamomo è una spezia. Il nome indica propriamente la Elettaria, una
specie di pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa
famiglia dello zenzero), ma spesso si indicano con lo stesso nome anche
altre piante, tra cui la più simile al vero cardamomo è la Amoxmum. Era
conosciuto
in Europa fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia. Il frutto si presenta come una capsula contenente tanti piccoli semi di colore marrone-nero. I semi sono utilizzati
come spezie, ma poiché perdono molto rapidamente il proprio aroma, comunemente viene conservata e commercializzata l'intera capsula, generalmente essiccata. Al momento dell'uso, la capsula viene rotta e i semi utilizzati sciolti o macinati.
Coriandoloin Europa fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia. Il frutto si presenta come una capsula contenente tanti piccoli semi di colore marrone-nero. I semi sono utilizzati
come spezie, ma poiché perdono molto rapidamente il proprio aroma, comunemente viene conservata e commercializzata l'intera capsula, generalmente essiccata. Al momento dell'uso, la capsula viene rotta e i semi utilizzati sciolti o macinati.
Il
coriandolo (Coriandrum sativum, L. 1753) o prezzemolo cinese o con il
nome spagnolo cilantro, è una pianta erbacea annuale della famiglia
delle Apiaceae (o Umbelliferae). Appartiene alla stessa famiglia del
cumino, dell'aneto, del finocchio e del prezzemolo. Coriandrum è una
parola latina citata da Plinio (Naturalis Historia), che ha le sue
radici nella parola greca corys o korios (cimice) seguita dal suffisso
"ander" (somigliante), in riferimento alla supposta somiglianza
dell'odore emanato dai frutti acerbi o sfregando le foglie. I fiori
sono bianchi e sono riuniti in infiorescenze a ombrello, mentre i frutti
sono diacheni aromatici. Si usano i frutti che maturano in
giugno-luglio.
Basilico
Il
basilico (Ocimum basilicum, L., 1753) è una pianta erbacea annuale,
appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, normalmente coltivata come
pianta aromatica. Originario dell'India, il basilico è utilizzato
tipicamente nella cucina italiana e nelle cucine asiatiche in Taiwan,
Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos, per via del marcato profumo delle
sue foglie, che a seconda della varietà può essere più o meno dolce o
pungente. Il nome deriva dal latino medievale basilicum, con origine dal
greco basilikon (phyton) ("pianta regale, maestosa"), da basileus "re".
L'etimologia è incerta: alcune interpretazioni ritengono sia così
chiamato perché usato per produrre profumi per il re,[1] o in
riferimento all'utilizzo sacro delle antiche popolazioni Hindu, oppure,
più semplicemente, per l'importanza "regale" conferita alla pianta.
L'origine del nome è stata spesso erroneamente confusa con quella del
basilisco, la creatura mitologica greca descritta
come un serpente dal veleno letale, col potere di uccidere con lo
sguardo. Il basilico ne sarebbe stato l'antidoto. Il basilico è una
pianta erbacea annuale alta fino a 60 cm, con foglie opposte, ovali,
lanceolate, a volte bollose, di 2-5 centimetri di lunghezza. Il colore
delle foglie varia dal verde pallido al verde intenso, oppure è viola o
porpora in alcune varietà. I fusti eretti, ramificati, hanno una sezione
quadrata come molte delle Lamiaceae, e hanno la tendenza a divenire
legnosi e frondosi. I piccoli fiori bilabiati, bianchi o rosei, hanno la
corolla di 5 petali irregolari. Gli stami sono 4 e gialli. I fiori sono raggruppati in infiorescenze all'ascella delle foglie.
Ashwagandha
La
Withania somnifera, anche nota come Ashwagandha, ginseng indiano,
ciliegia d'inverno, uva spina velenosa, winter cherry, poison
gooseberry, Ajagandha, Kanaje Hindi, Amukkuram in Malayalam e Samm Al
Ferakh, è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, la
stessa famiglia del pomodoro, della melanzana, della belladonna, del
tabacco e della patata. Arbusto erbaceo, legnoso alla base, la Withania
somnifera può raggiungere un'altezza di 170 cm. Come il pomodoro, ha
fiori verde-gialli e il colore dei frutti può variare dal giallo-arancio
al rosso a seconda dello stadio di maturazione. La pianta è ricoperta
di piccoli peli che le conferiscono un riflesso grigio-ceruleo. Viene
coltivata o cresce spontaneamente soprattutto in India, Nepal, Pakistan,
Sri Lanka, ma anche Africa settentrionale e alcune zone del
Mediterraneo (in Italia principalmente Sicilia e Sardegna).
Melagrana
La
melagrana (detta anche mela granata o solo granata), dal latino malum
granatum, è il frutto del melograno. Frutto presente dall'Iran alla zona
himalayana dell'India settentrionale, nel Caucaso e nella Macchia
mediterranea. In diverse religioni e culture ha assunto un forte
significato simbolico. La melagrana (o granata) è una bacca (detta
Balausta) di consistenza molto robusta, con buccia molto dura e
coriacea, ha forma rotonda o leggermente allungata, a volte
sub–esagonale, con diametro da 5 a 12 cm e con dimensione fortemente
condizionata dalla varietà e, soprattutto, dalle condizioni di
coltivazione. Il frutto ha diverse partizioni interne robuste che
svolgono funzione di placentazione ai semi, detti chicchi o arilli
(precisamente 613 per frutto) separati da una membrana detta cica. I
semi, di colore rosso, in alcune varietà sono circondati da una polpa
traslucida colorata dal bianco al rosso rubino, più o meno acidula e,
nelle varietà a frutto commestibile, dolce e profumata.
Melissa
La
melissa vera (nome scientifico Melissa officinalis L., 1753) è una
piccola pianta perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati
appartenente alla famiglia delle Lamiacee. L'altezza di queste piante
varia da (3) 5 a 8 dm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H
scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne,
con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o
dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di
foglie. Tutte le parti di queste piante hanno un gradevole odore di
limone e bergamotto.
Salvia
La
salvia comune (Salvia officinalis L., 1753) è una piccola pianta
perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati appartenente alla
famiglia delle Lamiaceae. Il nome generico (Salvia) deriva dal latino
"salvus" ( = salvare, sicuro, bene, sano) un nome antico per questo
gruppo di piante dalle presunte proprietà medicinali. Il nome specifico
(officinalis) indica una pianta con proprietà medicinali reali o
supposte. L'altezza di queste piante varia da 20 a 40 cm (massimo 60
cm). La forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr), sono piante
perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal
suolo tra i 2 ed i 30 cm (normalmente le porzioni erbacee seccano
annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose). Tutta la
pianta si presenta grigio-tomentosa con odore aromatico. Nelle zone
calde è un arbusto sempreverde. Il frutto reca in posizione apicale
(opposta al picciolo) una caratteristica robusta corona a
quattro-cinque pezzi, che sono residui del calice fiorale. Il frutto
matura a ottobre-novembre, a seconda delle varietà.
Maggiorana
L'origano
maggiorana (nome scientifico Origanum majorana L., 1753) è una erbacea
perenne aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.[1] e al
genere Origanum. È conosciuta anche con il nome di Persia. Le maggiorane
arrivano ad una altezza di 20-60 cm. La forma biologica è emicriptofita
scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo
biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette
dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e
spesso privo di foglie. Nei climi freddi hanno un ciclo biologico
annuale (forma biologica terofita scaposa - T scap).
Menta
Mentha
L., 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni della famiglia
delle Lamiaceae. Le piante di questo genere arrivano ad una altezza di
30 - 120 cm. I portamenti variano da erbacei annuali (raramente) o
perenni a subarbustivi o arbustivi. La forma biologica prevalente è
emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a
ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e
protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un'asse fiorale
eretta e spesso priva di foglie. Raramente è presente anche la forma
biologica emicriptofita reptante (H rept). Queste piante in genere sono
pubescenti per peli semplici e diritti, ma anche per peli ghiandolosi.
Sono presenti sostanze aromatiche (oli eterei) contenute all'interno di
peli ghiandolari. Tutte le piante sono fortemente aromatiche, dal tipico
sapore pungente e piccante, ma con ben definite sfumature che possono
essere percepite anche tra una e l'altra popolazione. Spesso sono
presenti forme ginodioiche.
Menta Piperita
La
menta piperita (Mentha × piperita) è una pianta erbacea perenne,
stolonifera, fortemente aromatica, che appartiene alla famiglia delle
Labiate (Lamiaceae), e al genere Mentha. È ibrida tra la Mentha aquatica
e la Mentha spicata (chiamata anche Mentha viridis). La pianta è
originaria dell'Europa e la coltivazione è diffusa in tutto il
mondo. La menta piperita è un'erba alta da qualche cm a circa 70 cm, con
steli eretti e radici rizomatose che si espandono notevolmente nel
suolo. Le foglie sono opposte, semplici, lanceolate e ricoperte di una
leggera peluria di colore verde brillante. I fiori sono raccolti in cime
terminali, coniche, che fioriscono a partire dal basso verso l'alto. I
singoli fiori, simpetali e irregolari, sono piccoli, di colore bianco,
rosa o viola; la corolla, parzialmente fusa in un tubo, si apre in due
labbra, la superiore con un solo lobo, l'inferiore con 3 lobi disuguali.
La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all'autunno.
Lavanda
Lavandula
L. 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti
alla famiglia delle Lamiaceae, dall'aspetto di piccole erbacee annuali o
perenni dalla tipica infiorescenza a spiga. È l'unico genere della
tribù Lavanduleae Caruel, 1884. Le specie di questo genere hanno un
portamento arbustivo o subarbustivo o cespitoso-arbustivo oppure
raramente erbaceo di breve durata. Queste piante sono fortemente
aromatiche. L'indumento può essere glabro o variamente pubescente
talvolta con peli stellati. La forma biologica prevalente (almeno per le
specie della flora spontanea italiana) è nano-fanerofite (NP), ossia
sono piante perenni e legnose, con gemme svernanti poste ad un'altezza
dal suolo tra i 30 cm e i 2 metri.
Calamo Aromatico
Il
calamo aromatico (Acorus calamus L., 1753), viene chiamato anche Canna
odorosa[1] è una pianta erbacea palustre e perenne della famiglia delle
Araceae. Si tratta di una specie idrofita radicante che può raggiungere
dimensioni comprese tra i 50 centimetri ed il metro di altezza. Gli
scapi hanno una forma triangolare e dai quali di origina
l'infiorescenza. Le foglie sono lineari ed erette, di larghezza compresa
tra i 10 ed 15 millimetri e di colore verde scuro. I fiori sono
ermafroditi e raggruppati in un'inflorescenza a spadice conico, lungo
tra i 4 e gli 8 centimetri e di colore giallo o verde chiaro. Possiedono
un unico tepalo lungo al massimo 2,5 millimetri. I frutti sono delle
bacche di colore rosso.
Centella Asiatica
La
Centella asiatica, detta volgarmente anche "tigre del prato", è una
pianta officinale appartenente alla famiglia delle Apiaceae o
Ombrellifere. Originaria del continente asiatico della fascia
pantropicale, cresce anche in Australia ed in Africa, soprattutto in
ambienti umidi e paludosi. Oggi è diffusa particolarmente in India. La
Centella è una pianta erbacea perenne di altezza a completo
accrescimento da 5 a 15 cm con foglie reniformi di colore verde. La
pianta è molto diffusa e spontanea in Oriente ed in particolare in Cina,
India, Indonesia; in Africa meridionale ed in Madagascar. Essa è
diffusa anche in alcune zone dell'Australia. Cresce in zone umide ed
acquitrinose o in prossimità di fiumi o corsi d'acqua.
Cannella
La
cannella o cinnamomo (Cinnamomum verum J.Presl, sin. C. zeylanicum
Blume) è un albero sempreverde della famiglia delle Lauracee, originario
dello Sri Lanka, dal quale si ricava l'omonima spezia diffusa in Europa
quanto in Asia. Vengono chiamate ugualmente cannella piante diverse. Le
due più frequentemente usate come spezie sono Cinnamomum verum e
Cinnamomum cassia. La cannella è un albero sempreverde alto circa 10–15
m. Le foglie sono opposte, di forma ovale e allungata, possono
raggiungere i 18 cm di lunghezza e i 5 cm di larghezza. I fiori,
bianchi, sono riuniti in infiorescenze. Il frutto è una drupa che
contiene un seme privo di albume.
Pepe Lungo
Il
Pepe lungo (Piper longum L.) è una pianta della famiglia delle
Piperaceae, coltivata per i suoi frutti, che vengono essiccati e
utilizzati come spezie e condimento. Il pepe lungo è uno stretto parente
del pepe nero (Piper nigrum) e ha un sapore molto simile a
quest'ultimo. Il frutto del pepe consiste nell'unione di molti piccoli
frutti, ognuno della dimensione di un seme di papavero. Grano nero,
dalla forma allungata, il pepe lungo assomiglia a una piccola pannocchia
o pigna.
Betulla
Betula
(Betula, L., 1753) è un genere di piante della famiglia delle
Betulacee, genericamente note come betulle. Il genere comprende oltre 40
specie originarie dell'emisfero boreale. Si tratta di alberi e arbusti a
fogliame caduco che possono raggiungere i 15–30 m di altezza, foglie
variamente formate e sfumate di giallo a seconda della specie o varietà.
La specie più diffusa è la Betula pendula (sinonimo Betula verrucosa),
da alcuni autori considerata una sottospecie o varietà di B. alba e
chiamata volgarmente betulla bianca, betulla pendula o betulla
d'argento, e predilige terreni acidi, poveri, sabbiosi o ciottolosi.
Mentre la Betula pubescens, nota col nome di betulla pelosa o betulla
delle torbiere, dalle foglie pelose, predilige terreni paludosi o
torbosi ed è di dimensioni analoghe alla B. pendula, anche se si
presenta più frequentemente come alberetto o cespuglio. Le betulle si
caratterizzano per la corteccia bianca sporca dovuta alla presenza di
granuli di betulina; sono dotate di una notevole rusticità, resistendo a
condizioni ambientali avverse, quali geli improvvisi e prolungati e
lunghi periodi di siccità; sono diffuse nelle regioni del Picetum,
Fagetum e Castanetum, ma si spingono anche nelle zone superiori e
inferiori.
Mandarino
Il
mandarino (Citrus reticulata Blanco, 1837) è un albero da frutto
appartenente alla famiglia delle Rutacee.È uno dei tre agrumi originali
del genere Citrus assieme al cedro ed al pomelo. Da quando è stata
accettata la teoria secondo la quale tutti gli agrumi derivano da queste
tre sole specie, il mandarino ha certo acquistato importanza storica,
in quanto si tratta dell'unico frutto dolce tra i tre originali. Il
mandarino è un arbusto poco più alto di due metri, in alcune varietà
fino a quattro metri. Le foglie sono piccole e profumatissime. Il frutto
è di forma sferoidale, un po' appiattito all'attaccatura, e si lascia
cogliere facilmente. La polpa è di colore arancio chiaro, costituita da
spicchi facilmente separabili, molto succosa e dolce, entro la quale vi
sono immersi numerosi semi. La buccia è di colore arancione, sottile e
profumata, con un'albedo molto rarefatta e granulosa che consente una
facile pelatura del frutto. Spesso la buccia addirittura si distacca
dalla polpa ancora prima che il frutto venga colto dal ramo, il che gli
conferisce un aspetto "ammaccato". È particolarmente semplice rimuovere
la buccia con le mani, proprio in quanto scarsamente attaccata alla
polpa. Ha un profumo agrodolce e aromatico come la clementina; il gusto è
molto dolce. I mandarini sono normalmente consumati come frutta fresca o
lavorati nella produzione di marmellate e frutta candita. Dalla buccia
si estrae un olio essenziale che è un liquido di colore giallo oro
leggermente fluorescente. Chimicamente si tratta perlopiù di d-limonene
che spesso viene sofisticato con l'olio ricavato dal frutto intero non
maturo.Un albero adulto può dare da 400 a 600 frutti all'anno.
Senape

Brassica nigra,
detta senape nera, probabilmente la prima ad essere coltivata come
spezia. Semi risalenti all'età del bronzo sono stati trovati in una
palafitta sul lago di Bienne in Svizzera e in un'imbarcazione cinese
della preistoria. Era diffusa nell'Antico Egitto e fu esportata in
Europa e in Asia. Gli spagnoli la introdussero nelle Americhe. Le sue
piante possono arrivare a 3 metri ed il sapore dei semi, piuttosto
piccoli, è pungente.
Brassica alba
(o Sinapis alba), conosciuta come senape bianca o senape gialla.
Originaria del Mediterraneo, si è diffusa nelle regioni a clima
temperato. Il tegumento del seme è giallo e la mucillagine che si forma
quando si inumidisce è biancastra, viene quindi chiamata senape bianca
in Europa e senape gialla in Nordamerica. Le piante arrivano a 0,6 metri ed i suoi semi sono molto più grandi di quelli delle altre piante di senape.
Brassica juncea,
la senape bruna, detta anche senape cinese. Frutto di un incrocio tra
la Brassica nigra e la Brassica rapa, le sue piante sono alte tra 1 e 2
metri. I suoi semi pesano il doppio di quelli della senape nera ed il
sapore è altrettanto pungente. È originaria del Nordafrica, dell'India e
dell'Asia centrale.
Brassica arvensis, detta senape selvatica Le piante di senape raramente raggiungono un'altezza superiore ai 2 metri, hanno foglie inferiori larghe pennatifide, mentre le superiori sono piccole e allungate. I'inflorescenza è gialla a forma di pannocchia. Esso sviluppa il frutto, che contiene numerosissimi semi piccoli e arrotondati da cui si ricava la famosa salsa di condimento, dal sapore tipicamente aspro e piccante.
Brassica arvensis, detta senape selvatica Le piante di senape raramente raggiungono un'altezza superiore ai 2 metri, hanno foglie inferiori larghe pennatifide, mentre le superiori sono piccole e allungate. I'inflorescenza è gialla a forma di pannocchia. Esso sviluppa il frutto, che contiene numerosissimi semi piccoli e arrotondati da cui si ricava la famosa salsa di condimento, dal sapore tipicamente aspro e piccante.
Il
sesamo (Sesamum indicum L.) è una pianta erbacea della famiglia delle
Pedaliaceae, originaria dell'India e dell'Africa, i cui semi sono
utilizzati nell'alimentazione umana. È una pianta annuale che raggiunge i
50 (massimo 100) cm di altezza con foglie lanceolate anche molto
lunghe. I fiori sono bianchi e tubolari lunghi dai 3 ai 5 cm. I semi
sono piccoli, bianchi o neri, a seconda delle varietà. La zona
d'origine della pianta è sconosciuta, ma numerose specie selvatiche sono
comuni in Africa e alcune altre in India.