Botanica
Botanica Wellness Flowers
Trigonella: Pianta erbacea foraggera annua della famiglia delle leguminose che conta oltre 12000 specie diverse, diffusa nelle regioni temperate e subtropicali. Cresce bene su terreni sabbiosi. Presenta un fusto eretto, semplice o ramificato a partire dalla base; raggiunge i 60 cm di altezza. Le foglie sono composte da tre piccole foglioline superiormente dentate ed ovali. I fiori si trovano all'ascella delle foglie e sono di colore giallo chiaro, vivaci, la cui forma ricorda una bocca aperta. Il frutto è un legume che contiene da 10 a 20 semi duri romboidali, di colore giallo scuro e di sapore amaro.
Critmo
marittimo: Pianta rizomatosa, presenta fusti robusti e ramificati alti
fino a 60 cm. Le foglie sono alterne e succulente, 2-3 pennatosette, con lamina
divisa in segmenti lanceolati. Le infiorescenze sono a forma di ombrelle con
20-30 raggi che portano fiori giallo-verdognoli. Erbacea perenne originaria
delle regioni europee mediterranee. In Italia è diffusa lungo le zone costiere.
Arancio dolce: albero da frutto della famiglia delle Rutaceae con foglie allungate e carnose, fiori bianchi e oli eteri molto profumati. I frutti sono bacche dal tipico colore arancio. Viene coltivato in tutta la zona mediterranea, ma è originario dell'Asia meridionale.
Arancio dolce: albero da frutto della famiglia delle Rutaceae con foglie allungate e carnose, fiori bianchi e oli eteri molto profumati. I frutti sono bacche dal tipico colore arancio. Viene coltivato in tutta la zona mediterranea, ma è originario dell'Asia meridionale.
Arancio
amaro: è un agrume ed un albero del genere Citrus, si differenzia da
quello dolce (Citrus sinensis) per le spine più lunghe all'ascella e per il
colore più scuro delle foglie, per un profumo più intenso delle foglie e dei
fiori, per la buccia più colorata e più ruvida del frutto, ma soprattutto per il
particolare gusto dolceamaro della polpa.
Tarassaco:
Pianta erbacea perenne, diffusa nelle zone collinari delle regioni
settentrionali. Predilige i prati incolti ed i margini delle strade. Il fusto
eretto, ma cavo può raggiungere i 50 cm. Le sue foglie, raccolte a rosetta, sono
a lobi triangolari di cui il più grande terminale a forma di triangolo
equilatero. La radice fittonante, grossa e ramificata, presenta numerose
radichette secondarie; esternamente è scura mentre all'intero è bianca. Il
frutto è un achenio munito di pappo setoso.
Genziana:
Pianta erbacea perenne, a fusto eretto, può raggiungere il metro e mezzo di
altezza e cresce solo in montagna. Le foglie intere, grandi alla base, divengono
da peduncolate a sessili le inferiori, ad amplessicaule nella parte superiore
della pianta. I fiori sono grandi, gialli e disposti a pannocchia all'ascella
delle foglie superiori. La radice è un grosso fittone internamente giallo.
Salice:
pianta dioica con tronco sinuoso e spesso piegato con rami flessuosi che cadono
verso il basso. Le foglie sono alterne, lanceolate e strette con margine
dentellato di un colore duplice. I fiori sono degli amenti sessili, grossi e
precoci. Gli stami sono del tutto glabri: i maschili ovati, i femminili lunghi.
Gli amenti femminili sono composti da capsule coniche o allungate, che si
aprono, quando sono mature, in due valve, che si arrotolano verso l'esterno e
liberano i semi piccolissimi, avvolti da lunghi peli setosi.
Non
ti scordar di me: Pianta della famiglia delle Boraginaceae, comprende
circa 50 specie di erbe annuali o perenni. I fiori di colore blu (a volte
bianco, giallo o giallo e blu), disposti in cime appaiate sono senza brattee, o
con brattee nella parte inferiore. Il calice è regolarmente diviso fino a metà o
oltre; è ispido per la presenza di peli setolosi. Rispetto al peduncolo, il
calice, può essere articolato e caduco o non articolato e persistente. La
corolla rotata o rotata-imbutiforme, ha il tubo generalmente corto, fauce munita
di cinque gibbosità glandulose, bianche o gialle e generalmente incluse; lembo
regolarmente diviso in cinque lobi.
È particolarmente diffuso nelle regioni temperate di tutto il mondo. In Italia è presente in tutte le regioni con un numero variabile di specie.
È particolarmente diffuso nelle regioni temperate di tutto il mondo. In Italia è presente in tutte le regioni con un numero variabile di specie.
Rosa:
genere delle Rosaceae, comprende circa 150 specie, numerose varietà con infiniti
ibridi e cultivar, originarie dell'Europa e dell'Asia, di altezza variabile da
20 cm a diversi metri, comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti,
striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti,
pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso
frutto (cinorrodio).
Bardana:
specie erbacea molto grande, con radice lunga e carnosa a fittone. Pianta
biennale, fiorisce il secondo anno. I fiori sono rosso-violaceo-porpora, avvolti
da brattee verdi. Le foglie sono grandi e dentate, superiormente verdi e
biancastre inferiormente. I frutti chiamati lappole, sono acheni che si
impigliano negli abiti e nei peli degli animali, favorendo così la diffusione
delle piante. Cresce spontanea su terreni poveri, spesso abbandonati e sporchi.
Melo
selvatico: il melo è una pianta di dimensioni medio-elevate che può
raggiungere un'altezza anche di 8-10 metri, presenta gemme a legno e miste
portate da diversi rami fruttiferi, cioè da dardi, lamburde, brindilli e rami
misti. Il frutto è un pomo o melonide (falso frutto); la corteccia è tipicamente
liscia e la foglia si distingue per il margine seghettato. I fiori sono composti
da cinque petali di color bianco rosato. Originario del Caucaso, è resistente al
freddo (fino a -25°C, con qualche eccezione).
Giglio
bianco: Pianta erbacea perenne, originaria di Eurasia e America
settentronale. Foglie lanceolate, verde intenso, distribuite su fusti eretti con
ramificazioni sulla parte superiore, terminate da fiori grossi, penduli,
campanulati, retroflessi e arcuati secondo le specie.
Aglio:
Pianta bulbosa, perenne, originaria dell'oriente (Asia centrale, India),
coltivata in tutto il mondo a scopo culinario. Il fusto eretto alto circa 70 cm
ha foglie piatte, il fiore è raccolto in infiorescenza ad ombrella con fiori
esagonali, bianchi-rosati, peduncolati e lunghi. Il frutto è un achenio
tubuloso. La parte usata è il bulbo formato da spicchi e raccolto in estate.
Rosmarino:
arbusto cespuglioso sempreverde aromatico tipico delle zone mediterranee,
raggiunge il metro di altezza. Amante dei luoghi assolati, ha un fusto legnoso,
foglie da lineari ad aghiformi, leggermente tomentose e biancastre sulla pagina
inferiore. I fiori labiati si trovano all'ascella delle foglie e sono di colore
azzurro/blu. Emana un forte profumo.
Ginepro:
è un arbusto ramoso appartenente alla famiglia delle Cupressaceae, sempreverde
alto da 1 a 10 m, dioico, con foglie lineari e aghiformi unite in verticilli di
tre. I fiori sono ascellari, quelli maschili sono riuniti in piccoli amenti
gialli, quelli femminili isolati o uniti in piccoli gruppi. Il frutto è una
pseudobacca carnosa detta galbulo. Il ginepro è un arbusto poco esigente,
caratteristico dei pascoli e delle brughiere.
Quercia:
albero maestoso e longevo a foglie caduche e coriacee, profondamente radicato
con corteccia molto spessa. I fiori sono amenti penduli. Il frutto è un achenio
(ghianda). Cresce sui terreni freschi e forma boschi misti con altre specie
affini.
Alloro:
pianta aromatica della famiglia delle Lauraceae, tipica della fascia
mediterranea. Si presenta in forma di arbusti, ma può divenire una pianta di
notevole dimensione. Le foglie sono ovate, coriacee, di colore verde scuro,
lucide nella pagina superiore e opache in quella inferiore. I fiori formano una
infiorescenza ad ombrella, gli stami si aprono per mezzo di valve.
Frassino: albero alto dai 15 ai 40 m, con chioma allungata, globosa, a forma di cupola. La fitta chioma ha dato il nome al frassino, dal greco "frasso": chiudo, assiepo. Il tronco è dritto e slanciato spesso fino alla cima. La corteccia che è grigio-verdastra, liscia con qualche solco sottile nelle piante giovani, diventa sempre più rugosa e fessurata con l'età. I rami sono rivolti alcuni verso l'alto, altri ricadenti. Essi sono piuttosto radi e conferiscono alla chioma una forma arrotondata. Nei rami giovani, lisci e privi di peluria, vi sono grosse gemme nere e opache. Il frassino raggiunge l'età riproduttiva a circa 25 anni, cresce abbastanza rapidamente, ad eccezione dei primi anni e può raggiungere i 300 anni di vita.
Santoreggia:
suffrutice alto da 10 a 40 cm, che spande per tutta la pianta un gradevolissimo
profumo. Ha un fusto ascendente o eretto, con ramificazioni rade; foglie
coriacee, lucide, glabre, strette, acute e bordate di ciglia. Cresce nelle
regioni collinari e submontane dell'Italia centro-settentrionale, in terreni
aridi e calcarei fino a 1500 m. I fiori sono piccoli di colore bianco-rosa-lillà,
raccolti in spiga terminale, unilaterali, con calice tubuloso, a 5 denti quasi
uguali, corolla sporgente bilabiata, labbro superiore diritto, inferiore a tre
lobi, di cui il mediano più grande e 4 stami. La fioritura avviene tra luglio e
settembre. Il frutto è un tetrachenio nero.
Gelsomino: il Gelsomino è un rampicante sempreverde dai fusti legnosi perfetto per la realizzazione di pergolati o per coprire recinzioni e muri. Fiorisce in estate ed a inizio autunno, i fiori sono bianchi per la specie più comune, dal profumo intenso e sono formati da una lunga corolla.
Gelsomino: il Gelsomino è un rampicante sempreverde dai fusti legnosi perfetto per la realizzazione di pergolati o per coprire recinzioni e muri. Fiorisce in estate ed a inizio autunno, i fiori sono bianchi per la specie più comune, dal profumo intenso e sono formati da una lunga corolla.
Neroly:
l'Arancio amaro (Citrus aurantium), è un agrume ed un albero del genere Citrus,
si differenzia da quello dolce (Citrus sinensis) per le spine più lunghe
all'ascella e per il colore più scuro delle foglie, per un profumo più intenso
delle foglie e dei fiori, per la buccia più colorata e più ruvida del frutto, ma
soprattutto per il particolare gusto dolceamaro della polpa. Gli Arabi lo
coltivavano fin dal secolo nono e nei primi anni del secondo millennio lo
importarono in Sicilia. Oggi l'arancio amaro viene coltivato assieme a tutti gli
altri agrumi, per i quali costituisce il migliore portainnesto. L'essenza di
zagara o Neroly è molto preziosa poiché ottenuta da soli fiori.
Giglio bianco: pianta erbacea perenne, originaria di Eurasia e America settentrionale. Foglie lanceolate, verde intenso, distribuite su fusti eretti con ramificazioni sulla parte superiore, terminate da fiori grossi, penduli, campanulati, retroflessi e arcuati secondo le specie.
Giglio bianco: pianta erbacea perenne, originaria di Eurasia e America settentrionale. Foglie lanceolate, verde intenso, distribuite su fusti eretti con ramificazioni sulla parte superiore, terminate da fiori grossi, penduli, campanulati, retroflessi e arcuati secondo le specie.
Equiseto: pianta erbacea con rizoma strisciante molto ramificato, fusti sterili, ruvidi, cavi all'intero per circa un terzo della lunghezza, ripetutamente ramificati in verticilli, altezza 20-50 cm. I fusti fertili portano sporofilli primaverili color giallo marrone e non sono ramificati. Erba perenne, molto diffusa. Preferisce luoghi umidi, incolti, i bordi dei viottoli e le macchie, i ruscelli e gli acquitrini. Cresce da 0 a 2000 mt s.l.m.
Vite:
pianta ermafrodita, legnosa e rampicante. Cresce in zone temperate calde. Ama i
terreni calcarei. Le sue radici affondano profondamente nella terra sia
verticalmente che orizzontalmente come in un abbraccio. Ha una longevità che va
dai 100 ai 200 anni. Ha foglie alterne, opposte, palmate. I rami ricchi di
cirri, le permettono di attaccarsi a dei sostegni. Le ramificazioni hanno
l'aspetto di un ramo principale, ma in realtà sono formate da pezzi appartenenti
ciascuno ad un germoglio laterale nuovo. Il modo di crescere del germoglio e la
sua struttura cambiano bruscamente, iniziando ad attorcigliarsi e cercando un
supporto solido a cui avvolgersi. Le piante crescerebbero all'infinito se le
gemme terminali, dove risiede l'attività formatrice, non si metamorfosassero in
gemme fiorali in cui la crescita della pianta si conclude formando il seme. Il
fiore raccolto a grappolo è regolare, piccolo e forma una stella a cinque punte.
Il frutto è una bacca piccola globosa rosso bruna.
Pisello
odoroso: Il pisello odoroso (Lathyrus odoratus, L.) è un pianta erbacea
annuale della famiglia delle Brassicaceae alta 20-60 cm, con fusti alati che
possono raggiungere un'altezza di 180 cm. Le foglie sono due foglioline
ellittiche, glauche. Fiori su peduncoli più lunghi delle foglie e corolla
violacea o di altri colori. La fioritura si svolge da marzo a maggio.
Avena: appartiene alla famiglia delle Poaceae (Gramineae), si sviluppa in luoghi ombreggiati sotto gli alberi, è una pianta erbacea perenne alta 1 o 2 m. La foglia è formata da una lamina stretta e lunga che si stacca da una guaina fogliare che avvolge il fusto. I fiori, ermafroditi, sono molto semplificati, riuniti in spighette a formare l'infiorescenza. Il frutto è una cariosside.
Avena: appartiene alla famiglia delle Poaceae (Gramineae), si sviluppa in luoghi ombreggiati sotto gli alberi, è una pianta erbacea perenne alta 1 o 2 m. La foglia è formata da una lamina stretta e lunga che si stacca da una guaina fogliare che avvolge il fusto. I fiori, ermafroditi, sono molto semplificati, riuniti in spighette a formare l'infiorescenza. Il frutto è una cariosside.
Calendula: pianta erbacea annuale, raramente biennale, con fusto rigido, ma ramificato, alto fino a 80-90 cm; le foglie sono alterne, le inferiori spatolate, mentre le superiori lanceolate o ellittiche, lunghe 5-12 cm; i fiori sono dei capolini di colore che va dal giallo all'arancione; il frutto è un achenio simile a una piccola luna. La radice è fusiforme e ramosa. Cresce dalla zona mediterranea e submontana nei prati e nei campi, ma prevalentemente è coltivata nei giardini come pianta ornamentale.
Enotera:
pianta erbacea biennale, con foglie disposte a rosetta di forma lanceolata,
fiori gialli uniti ad un asse fiorale, che sbocciano la sera. Originaria
dell'America del Nord, cresce ormai spontanea anche nelle regioni temperate
dell'Europa, in particolare su terreni sciolti e in posizioni soleggiate.
Girasole:
Il girasole (Helianthus annuus, L. 1753) è una pianta erbacea annuale
appartenente alla famiglia delle Astaraceae, caratteristica per la sua grande
infiorescenza a capolino, il cui diametro può raggiungere i 30 cm., mentre il
fusto può arrivare a 3 metri di altezza. Il suo nome comune è dovuto alla
capacità del capolino di ruotare durante la giornata in direzione del sole,
comportamento noto come eliotropismo. Il girasole è originario delle Americhe e
per crescere bene necessita di molto sole e terreni fertili, umidi, ben
irrigati.
Ortica:
pianta erbacea perenne con caule eretto da 50-200 cm, a forma quadrangolare e
con rizoma strisciante più o meno pubescente, rivestito di peli urticanti come
il resto della pianta. I peli trasparenti e incolori sono sparsi sulla
superficie delle foglie e degli steli, hanno una forma di ampolla fragilissima
che si spezza al minimo urto liberando le sostanze irritanti (acido formico e
tossine di natura albuminoide).
Noce:
è una pianta originaria dell'Asia (pendici dell'Himalaya), introdotta in Europa
in epoca antichissima, ora è diffusa in tutto il mondo. È un albero vigoroso,
caratterizzato da tronco solido, alto, diritto, portamento maestoso; presenta
radice robusta e fittonante. Le foglie sono caduche, composte, alterne. È una
pianta monoica in cui i fiori maschili sono riuniti in amenti penduli, lunghi
10-15 cm, con numerosi stami, che appaiono sui rami dell'anno precedente prima
della comparsa delle foglie. I fiori unisessuali femminili schiudono da gemme
miste dopo quelli maschili (proterandria), sono solitari o riuniti in gruppi,
appaiono sui nuovi germogli dell'anno, contemporaneamente alle foglie. Il frutto
è una drupa, composta dall'esocarpo (mallo) carnoso, fibroso, annerisce a
maturità e libera l'endocarpo legnoso, costituito da due valve che racchiudono
il gheriglio. È sensibile a ristagni idrici e stress idrici; non tollera i
terreni pesanti, asfittici, mentre resiste anche ad elevato tenore in calcare.
Teme gli eccessi termici (caldo e freddo).
Biancospino: piccoli alberi spinosi, alti da 2 a 5 m (esistono esemplari alti anche fino a 10 m), con corteccia dapprima liscia, poi fessurata, grigio scura. Foglie alterne, picciolate, divise in 3 - 5 (7) lobi dentati. I fiori sono bianchi, con 5 sepali corti, 5 petali divisi, 15 - 20 stami, 1 - 2 stili, raggruppati in corimbi. Falsi frutti rossi ovoidali lunghi 1 cm, con polpa farinosa, contenente 1 - 2 noccioli che rappresentano i veri frutti. Fiorisce in aprile-maggio; i frutti in settembre persistono sui rami gran parte dell'inverno. Cresce dalla pianura fino ai 1600 m, sul limitare dei boschi, lungo i bordi dei campi e dei viottoli, e si presenta a formare fitte siepi. Il biancospino è diffuso in quasi tutta Europa, nel bacino del Mediterraneo e nel nord America.
Biancospino: piccoli alberi spinosi, alti da 2 a 5 m (esistono esemplari alti anche fino a 10 m), con corteccia dapprima liscia, poi fessurata, grigio scura. Foglie alterne, picciolate, divise in 3 - 5 (7) lobi dentati. I fiori sono bianchi, con 5 sepali corti, 5 petali divisi, 15 - 20 stami, 1 - 2 stili, raggruppati in corimbi. Falsi frutti rossi ovoidali lunghi 1 cm, con polpa farinosa, contenente 1 - 2 noccioli che rappresentano i veri frutti. Fiorisce in aprile-maggio; i frutti in settembre persistono sui rami gran parte dell'inverno. Cresce dalla pianura fino ai 1600 m, sul limitare dei boschi, lungo i bordi dei campi e dei viottoli, e si presenta a formare fitte siepi. Il biancospino è diffuso in quasi tutta Europa, nel bacino del Mediterraneo e nel nord America.
Borsa
del pastore: pianta annuale alta fino a 50 centimetri, si riproduce
soltanto tramite semi. I gambi flessibili sono solitamente ramificati, coperti
da una peluria grigia. Le foglie basali sono profondamente lobate e formano una
rosetta al suolo. Le foglie del gambo sono alternate, spesso a forma di freccia,
con le estremità lisce o dentate. Non hanno il picciolo e avvolgono il gambo. I
fiori sono piccoli e bianchi, formati da quattro petali di circa 2 millimetri di
lunghezza, si trovano nella parte superiore dello stelo, priva di foglie, e
compaiono all'inizio della primavera. Le capsule contenenti i semi (baccelli)
sono piatte, triangolari, con un incisione sull'apice, e si possono trovare
lungo tutto lo stelo. Ogni capsula produce circa 20 semi, e in totale ogni
pianta può produrre fino a 38500 semi. Il suo habitat sono i terreni disturbati,
pascoli, bordi stradali, scarpate ferroviarie, campi. Originaria dell'Europa, è
diffusa in tutte le regioni temperate.
Botanica Ayurvedica
Liquirizia
La
liquirizia (Glycyrrhiza glabra L.) è una pianta erbacea perenne, alta
fino a un metro, appartenente alla famiglia delle Fabaceae, nonché il
nome dell'estratto vegetale ottenuto dalla bollitura del suo fusto
sotterraneo. Il Genere Glycyrrhiza comprende 18 specie di perenni a
fioritura estiva, diffuse in Eurasia, Australia e America. Quella più
usata, è originaria dell'Asia sudoccidentale e della regione
mediterranea. Questa pianta è una erbacea perenne rustica, cioè
resistente al gelo, e cresce principalmente nell'Europa meridionale in
terreni calcarei e/o argillosi. La pianta sviluppa un grosso rizoma da
cui si estendono stoloni e radici, lunghi fino a due metri. Della
liquirizia vengono usati i fusti sotterranei di piante di tre-quattro
anni, raccolte durante la stagione autunnale ed essiccate.
Zenzero
Lo
zenzero (Zingiber officinale Roscoe) è una pianta erbacea delle
Zingiberaceae (la stessa famiglia del cardamomo) originaria dell'Estremo
Oriente. Anticamente era detto anche gengiovo e talvolta oggi è
commercializzato col nome inglese di ginger. Coltivato in tutta la
fascia tropicale e subtropicale,
è provvisto di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti fiori giallo-verdastri con macchie porporine. Il frutto è una capsula divisa da setti in tre logge.
è provvisto di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti fiori giallo-verdastri con macchie porporine. Il frutto è una capsula divisa da setti in tre logge.
Curcuma
longa (curcuma per antonomasia o zafferano delle indie o più raramente
turmerico) è una pianta erbacea, perenne, rizomatosa della famiglia
delle Zingiberacee (una delle molte specie del genere Curcuma),
originaria dell'Asia sud-orientale e largamente impiegata come spezie
soprattutto nella cucina indiana, medio-orientale, thailandese e di
altre aree dell'Asia. Curcuma longa è un'erba perenne che raggiunge
un'altezza massima di circa un metro. Le foglie sono grandi, lunghe da
20 a 45 cm, con picciolo allungato. I fiori sono raccolti in una vistosa
pseudo-infiorescenza ricca di grandi brattee verdi in basso e bianche o
violacee in alto. Le brattee verdi formano una serie di tasche, che
ospitano grandi fiori gialli (con possibili sfumature arancioni).La
radice è un grosso rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo o
arancione, fortemente aromatico, che costituisce la parte di maggior
interesse commerciale della pianta. Come per altre piante d'interesse
agricolo, sono state sviluppate con il tempo diverse varietà di questa
specie.
Cumino
Il
cumino (Cuminum cyminum L.), noto anche come cumino di Malta, è una
pianta erbacea e pianta annuale del futuro appartenente alla famiglia
delle Apiaceae (o Umbelliferae), originaria del bacino del Mediterraneo,
diffusasi in seguito anche nel continente Americano. Il cumino ha un
fusto sottile e ramificato alto 20-30 cm. Le foglie sono lunghe 5-10 cm,
disposte a pettine. I fiori sono piccoli, bianchi o rosa, e disposti a
ombrella. Il frutto è un achenio laterale ovoidale-fusiforme, lungo 4-5
mm, contenente un singolo seme. I semi del cumino sono simili a quelli
del finocchio e dell'anice verde, ma sono più piccoli e di colore scuro.
Non va confuso con il carvi, che presenta frutti simili ma con un aroma
completamente differente.
Finocchio
Il finocchio (finocchio volgare Mill.) è una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae. (Ombrellifere).
Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, la sua coltivazione orticola sembra che risalga al XVI secolo. Da esso è derivato il termine infinocchiare, senso di "truffare, imbrogliare" che deriva dalla pratica di utilizzare il finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità o di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino imbottigliato. Si distinguono le varietà di finocchio selvatico dalle varietà di produzione orticola (dolce). Il finocchio selvatico è una pianta spontanea, perenne, dal fusto ramificato, alta fino a 2 m. Possiede foglie che ricordano il fieno, da cui il nome foeniculum, di colore verde e produce in estate ombrelle di piccoli fiori gialli. Seguono i frutti (acheni), prima verdi e poi grigiastri. Del finocchio selvatico si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti, impropriamente chiamati "semi". Il finocchio coltivato, o finocchio dolce, è una pianta annuale o biennale con radice a fittone. Raggiunge i 60–80 cm di altezza.
Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, la sua coltivazione orticola sembra che risalga al XVI secolo. Da esso è derivato il termine infinocchiare, senso di "truffare, imbrogliare" che deriva dalla pratica di utilizzare il finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità o di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino imbottigliato. Si distinguono le varietà di finocchio selvatico dalle varietà di produzione orticola (dolce). Il finocchio selvatico è una pianta spontanea, perenne, dal fusto ramificato, alta fino a 2 m. Possiede foglie che ricordano il fieno, da cui il nome foeniculum, di colore verde e produce in estate ombrelle di piccoli fiori gialli. Seguono i frutti (acheni), prima verdi e poi grigiastri. Del finocchio selvatico si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti, impropriamente chiamati "semi". Il finocchio coltivato, o finocchio dolce, è una pianta annuale o biennale con radice a fittone. Raggiunge i 60–80 cm di altezza.
Anice Stellato
L'anice
stellato (Illicium verum Hook.f.) è una specie di piante angiosperma
dicotiledone. È un albero tropicale sempreverde, alto tra i 5-10 metri
originario dell'Asia orientale. Le foglie sono intere, lanceolate e
all'ascella si formano fiori con perianzio bianco-giallastro formato da
15-20 petali disposti a spirale. Inoltre il fiore presenta numerosi
stami e 8-12 carpelli che danno altrettanti follicoli uniseminati,
disposti come i raggi di una stella. Il frutto è un follicolo legnoso
formato da 8-12 lobi disposti a stella (da cui il nome), su un peduncolo
detto columella. Ogni lobo porta un seme lucido. La droga è costituita
dai follicoli, si tratta di un olio essenziale il cui principio attivo
contiene principalmente anetolo.
Cardamomo
Il
cardamomo è una spezia. Il nome indica propriamente la Elettaria, una
specie di pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa
famiglia dello zenzero), ma spesso si indicano con lo stesso nome anche
altre piante, tra cui la più simile al vero cardamomo è la Amoxmum. Era
conosciuto
in Europa fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia. Il frutto si presenta come una capsula contenente tanti piccoli semi di colore marrone-nero. I semi sono utilizzati
come spezie, ma poiché perdono molto rapidamente il proprio aroma, comunemente viene conservata e commercializzata l'intera capsula, generalmente essiccata. Al momento dell'uso, la capsula viene rotta e i semi utilizzati sciolti o macinati.
Coriandoloin Europa fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia. Il frutto si presenta come una capsula contenente tanti piccoli semi di colore marrone-nero. I semi sono utilizzati
come spezie, ma poiché perdono molto rapidamente il proprio aroma, comunemente viene conservata e commercializzata l'intera capsula, generalmente essiccata. Al momento dell'uso, la capsula viene rotta e i semi utilizzati sciolti o macinati.
Il
coriandolo (Coriandrum sativum, L. 1753) o prezzemolo cinese o con il
nome spagnolo cilantro, è una pianta erbacea annuale della famiglia
delle Apiaceae (o Umbelliferae). Appartiene alla stessa famiglia del
cumino, dell'aneto, del finocchio e del prezzemolo. Coriandrum è una
parola latina citata da Plinio (Naturalis Historia), che ha le sue
radici nella parola greca corys o korios (cimice) seguita dal suffisso
"ander" (somigliante), in riferimento alla supposta somiglianza
dell'odore emanato dai frutti acerbi o sfregando le foglie. I fiori
sono bianchi e sono riuniti in infiorescenze a ombrello, mentre i frutti
sono diacheni aromatici. Si usano i frutti che maturano in
giugno-luglio.
Basilico
Il
basilico (Ocimum basilicum, L., 1753) è una pianta erbacea annuale,
appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, normalmente coltivata come
pianta aromatica. Originario dell'India, il basilico è utilizzato
tipicamente nella cucina italiana e nelle cucine asiatiche in Taiwan,
Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos, per via del marcato profumo delle
sue foglie, che a seconda della varietà può essere più o meno dolce o
pungente. Il nome deriva dal latino medievale basilicum, con origine dal
greco basilikon (phyton) ("pianta regale, maestosa"), da basileus "re".
L'etimologia è incerta: alcune interpretazioni ritengono sia così
chiamato perché usato per produrre profumi per il re,[1] o in
riferimento all'utilizzo sacro delle antiche popolazioni Hindu, oppure,
più semplicemente, per l'importanza "regale" conferita alla pianta.
L'origine del nome è stata spesso erroneamente confusa con quella del
basilisco, la creatura mitologica greca descritta
come un serpente dal veleno letale, col potere di uccidere con lo
sguardo. Il basilico ne sarebbe stato l'antidoto. Il basilico è una
pianta erbacea annuale alta fino a 60 cm, con foglie opposte, ovali,
lanceolate, a volte bollose, di 2-5 centimetri di lunghezza. Il colore
delle foglie varia dal verde pallido al verde intenso, oppure è viola o
porpora in alcune varietà. I fusti eretti, ramificati, hanno una sezione
quadrata come molte delle Lamiaceae, e hanno la tendenza a divenire
legnosi e frondosi. I piccoli fiori bilabiati, bianchi o rosei, hanno la
corolla di 5 petali irregolari. Gli stami sono 4 e gialli. I fiori sono raggruppati in infiorescenze all'ascella delle foglie.
Ashwagandha
La
Withania somnifera, anche nota come Ashwagandha, ginseng indiano,
ciliegia d'inverno, uva spina velenosa, winter cherry, poison
gooseberry, Ajagandha, Kanaje Hindi, Amukkuram in Malayalam e Samm Al
Ferakh, è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, la
stessa famiglia del pomodoro, della melanzana, della belladonna, del
tabacco e della patata. Arbusto erbaceo, legnoso alla base, la Withania
somnifera può raggiungere un'altezza di 170 cm. Come il pomodoro, ha
fiori verde-gialli e il colore dei frutti può variare dal giallo-arancio
al rosso a seconda dello stadio di maturazione. La pianta è ricoperta
di piccoli peli che le conferiscono un riflesso grigio-ceruleo. Viene
coltivata o cresce spontaneamente soprattutto in India, Nepal, Pakistan,
Sri Lanka, ma anche Africa settentrionale e alcune zone del
Mediterraneo (in Italia principalmente Sicilia e Sardegna).
Melagrana
La
melagrana (detta anche mela granata o solo granata), dal latino malum
granatum, è il frutto del melograno. Frutto presente dall'Iran alla zona
himalayana dell'India settentrionale, nel Caucaso e nella Macchia
mediterranea. In diverse religioni e culture ha assunto un forte
significato simbolico. La melagrana (o granata) è una bacca (detta
Balausta) di consistenza molto robusta, con buccia molto dura e
coriacea, ha forma rotonda o leggermente allungata, a volte
sub–esagonale, con diametro da 5 a 12 cm e con dimensione fortemente
condizionata dalla varietà e, soprattutto, dalle condizioni di
coltivazione. Il frutto ha diverse partizioni interne robuste che
svolgono funzione di placentazione ai semi, detti chicchi o arilli
(precisamente 613 per frutto) separati da una membrana detta cica. I
semi, di colore rosso, in alcune varietà sono circondati da una polpa
traslucida colorata dal bianco al rosso rubino, più o meno acidula e,
nelle varietà a frutto commestibile, dolce e profumata.
Melissa
La
melissa vera (nome scientifico Melissa officinalis L., 1753) è una
piccola pianta perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati
appartenente alla famiglia delle Lamiacee. L'altezza di queste piante
varia da (3) 5 a 8 dm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H
scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne,
con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o
dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di
foglie. Tutte le parti di queste piante hanno un gradevole odore di
limone e bergamotto.
Salvia
La
salvia comune (Salvia officinalis L., 1753) è una piccola pianta
perenne erbacea aromatica dai delicati fiori labiati appartenente alla
famiglia delle Lamiaceae. Il nome generico (Salvia) deriva dal latino
"salvus" ( = salvare, sicuro, bene, sano) un nome antico per questo
gruppo di piante dalle presunte proprietà medicinali. Il nome specifico
(officinalis) indica una pianta con proprietà medicinali reali o
supposte. L'altezza di queste piante varia da 20 a 40 cm (massimo 60
cm). La forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr), sono piante
perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal
suolo tra i 2 ed i 30 cm (normalmente le porzioni erbacee seccano
annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose). Tutta la
pianta si presenta grigio-tomentosa con odore aromatico. Nelle zone
calde è un arbusto sempreverde. Il frutto reca in posizione apicale
(opposta al picciolo) una caratteristica robusta corona a
quattro-cinque pezzi, che sono residui del calice fiorale. Il frutto
matura a ottobre-novembre, a seconda delle varietà.
Maggiorana
L'origano
maggiorana (nome scientifico Origanum majorana L., 1753) è una erbacea
perenne aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.[1] e al
genere Origanum. È conosciuta anche con il nome di Persia. Le maggiorane
arrivano ad una altezza di 20-60 cm. La forma biologica è emicriptofita
scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo
biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette
dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e
spesso privo di foglie. Nei climi freddi hanno un ciclo biologico
annuale (forma biologica terofita scaposa - T scap).
Menta
Mentha
L., 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni della famiglia
delle Lamiaceae. Le piante di questo genere arrivano ad una altezza di
30 - 120 cm. I portamenti variano da erbacei annuali (raramente) o
perenni a subarbustivi o arbustivi. La forma biologica prevalente è
emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a
ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e
protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un'asse fiorale
eretta e spesso priva di foglie. Raramente è presente anche la forma
biologica emicriptofita reptante (H rept). Queste piante in genere sono
pubescenti per peli semplici e diritti, ma anche per peli ghiandolosi.
Sono presenti sostanze aromatiche (oli eterei) contenute all'interno di
peli ghiandolari. Tutte le piante sono fortemente aromatiche, dal tipico
sapore pungente e piccante, ma con ben definite sfumature che possono
essere percepite anche tra una e l'altra popolazione. Spesso sono
presenti forme ginodioiche.
Menta Piperita
La
menta piperita (Mentha × piperita) è una pianta erbacea perenne,
stolonifera, fortemente aromatica, che appartiene alla famiglia delle
Labiate (Lamiaceae), e al genere Mentha. È ibrida tra la Mentha aquatica
e la Mentha spicata (chiamata anche Mentha viridis). La pianta è
originaria dell'Europa e la coltivazione è diffusa in tutto il
mondo. La menta piperita è un'erba alta da qualche cm a circa 70 cm, con
steli eretti e radici rizomatose che si espandono notevolmente nel
suolo. Le foglie sono opposte, semplici, lanceolate e ricoperte di una
leggera peluria di colore verde brillante. I fiori sono raccolti in cime
terminali, coniche, che fioriscono a partire dal basso verso l'alto. I
singoli fiori, simpetali e irregolari, sono piccoli, di colore bianco,
rosa o viola; la corolla, parzialmente fusa in un tubo, si apre in due
labbra, la superiore con un solo lobo, l'inferiore con 3 lobi disuguali.
La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all'autunno.
Lavanda
Lavandula
L. 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti
alla famiglia delle Lamiaceae, dall'aspetto di piccole erbacee annuali o
perenni dalla tipica infiorescenza a spiga. È l'unico genere della
tribù Lavanduleae Caruel, 1884. Le specie di questo genere hanno un
portamento arbustivo o subarbustivo o cespitoso-arbustivo oppure
raramente erbaceo di breve durata. Queste piante sono fortemente
aromatiche. L'indumento può essere glabro o variamente pubescente
talvolta con peli stellati. La forma biologica prevalente (almeno per le
specie della flora spontanea italiana) è nano-fanerofite (NP), ossia
sono piante perenni e legnose, con gemme svernanti poste ad un'altezza
dal suolo tra i 30 cm e i 2 metri.
Calamo Aromatico
Il
calamo aromatico (Acorus calamus L., 1753), viene chiamato anche Canna
odorosa[1] è una pianta erbacea palustre e perenne della famiglia delle
Araceae. Si tratta di una specie idrofita radicante che può raggiungere
dimensioni comprese tra i 50 centimetri ed il metro di altezza. Gli
scapi hanno una forma triangolare e dai quali di origina
l'infiorescenza. Le foglie sono lineari ed erette, di larghezza compresa
tra i 10 ed 15 millimetri e di colore verde scuro. I fiori sono
ermafroditi e raggruppati in un'inflorescenza a spadice conico, lungo
tra i 4 e gli 8 centimetri e di colore giallo o verde chiaro. Possiedono
un unico tepalo lungo al massimo 2,5 millimetri. I frutti sono delle
bacche di colore rosso.
Centella Asiatica
La
Centella asiatica, detta volgarmente anche "tigre del prato", è una
pianta officinale appartenente alla famiglia delle Apiaceae o
Ombrellifere. Originaria del continente asiatico della fascia
pantropicale, cresce anche in Australia ed in Africa, soprattutto in
ambienti umidi e paludosi. Oggi è diffusa particolarmente in India. La
Centella è una pianta erbacea perenne di altezza a completo
accrescimento da 5 a 15 cm con foglie reniformi di colore verde. La
pianta è molto diffusa e spontanea in Oriente ed in particolare in Cina,
India, Indonesia; in Africa meridionale ed in Madagascar. Essa è
diffusa anche in alcune zone dell'Australia. Cresce in zone umide ed
acquitrinose o in prossimità di fiumi o corsi d'acqua.
Cannella
La
cannella o cinnamomo (Cinnamomum verum J.Presl, sin. C. zeylanicum
Blume) è un albero sempreverde della famiglia delle Lauracee, originario
dello Sri Lanka, dal quale si ricava l'omonima spezia diffusa in Europa
quanto in Asia. Vengono chiamate ugualmente cannella piante diverse. Le
due più frequentemente usate come spezie sono Cinnamomum verum e
Cinnamomum cassia. La cannella è un albero sempreverde alto circa 10–15
m. Le foglie sono opposte, di forma ovale e allungata, possono
raggiungere i 18 cm di lunghezza e i 5 cm di larghezza. I fiori,
bianchi, sono riuniti in infiorescenze. Il frutto è una drupa che
contiene un seme privo di albume.
Pepe Lungo
Il
Pepe lungo (Piper longum L.) è una pianta della famiglia delle
Piperaceae, coltivata per i suoi frutti, che vengono essiccati e
utilizzati come spezie e condimento. Il pepe lungo è uno stretto parente
del pepe nero (Piper nigrum) e ha un sapore molto simile a
quest'ultimo. Il frutto del pepe consiste nell'unione di molti piccoli
frutti, ognuno della dimensione di un seme di papavero. Grano nero,
dalla forma allungata, il pepe lungo assomiglia a una piccola pannocchia
o pigna.
Betulla
Betula
(Betula, L., 1753) è un genere di piante della famiglia delle
Betulacee, genericamente note come betulle. Il genere comprende oltre 40
specie originarie dell'emisfero boreale. Si tratta di alberi e arbusti a
fogliame caduco che possono raggiungere i 15–30 m di altezza, foglie
variamente formate e sfumate di giallo a seconda della specie o varietà.
La specie più diffusa è la Betula pendula (sinonimo Betula verrucosa),
da alcuni autori considerata una sottospecie o varietà di B. alba e
chiamata volgarmente betulla bianca, betulla pendula o betulla
d'argento, e predilige terreni acidi, poveri, sabbiosi o ciottolosi.
Mentre la Betula pubescens, nota col nome di betulla pelosa o betulla
delle torbiere, dalle foglie pelose, predilige terreni paludosi o
torbosi ed è di dimensioni analoghe alla B. pendula, anche se si
presenta più frequentemente come alberetto o cespuglio. Le betulle si
caratterizzano per la corteccia bianca sporca dovuta alla presenza di
granuli di betulina; sono dotate di una notevole rusticità, resistendo a
condizioni ambientali avverse, quali geli improvvisi e prolungati e
lunghi periodi di siccità; sono diffuse nelle regioni del Picetum,
Fagetum e Castanetum, ma si spingono anche nelle zone superiori e
inferiori.
Mandarino
Il
mandarino (Citrus reticulata Blanco, 1837) è un albero da frutto
appartenente alla famiglia delle Rutacee.È uno dei tre agrumi originali
del genere Citrus assieme al cedro ed al pomelo. Da quando è stata
accettata la teoria secondo la quale tutti gli agrumi derivano da queste
tre sole specie, il mandarino ha certo acquistato importanza storica,
in quanto si tratta dell'unico frutto dolce tra i tre originali. Il
mandarino è un arbusto poco più alto di due metri, in alcune varietà
fino a quattro metri. Le foglie sono piccole e profumatissime. Il frutto
è di forma sferoidale, un po' appiattito all'attaccatura, e si lascia
cogliere facilmente. La polpa è di colore arancio chiaro, costituita da
spicchi facilmente separabili, molto succosa e dolce, entro la quale vi
sono immersi numerosi semi. La buccia è di colore arancione, sottile e
profumata, con un'albedo molto rarefatta e granulosa che consente una
facile pelatura del frutto. Spesso la buccia addirittura si distacca
dalla polpa ancora prima che il frutto venga colto dal ramo, il che gli
conferisce un aspetto "ammaccato". È particolarmente semplice rimuovere
la buccia con le mani, proprio in quanto scarsamente attaccata alla
polpa. Ha un profumo agrodolce e aromatico come la clementina; il gusto è
molto dolce. I mandarini sono normalmente consumati come frutta fresca o
lavorati nella produzione di marmellate e frutta candita. Dalla buccia
si estrae un olio essenziale che è un liquido di colore giallo oro
leggermente fluorescente. Chimicamente si tratta perlopiù di d-limonene
che spesso viene sofisticato con l'olio ricavato dal frutto intero non
maturo.Un albero adulto può dare da 400 a 600 frutti all'anno.
Senape
Con il nome senape si indicano alcune specie di piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Brassicacee o Crocifere.
Brassica nigra,
detta senape nera, probabilmente la prima ad essere coltivata come
spezia. Semi risalenti all'età del bronzo sono stati trovati in una
palafitta sul lago di Bienne in Svizzera e in un'imbarcazione cinese
della preistoria. Era diffusa nell'Antico Egitto e fu esportata in
Europa e in Asia. Gli spagnoli la introdussero nelle Americhe. Le sue
piante possono arrivare a 3 metri ed il sapore dei semi, piuttosto
piccoli, è pungente.
Brassica alba
(o Sinapis alba), conosciuta come senape bianca o senape gialla.
Originaria del Mediterraneo, si è diffusa nelle regioni a clima
temperato. Il tegumento del seme è giallo e la mucillagine che si forma
quando si inumidisce è biancastra, viene quindi chiamata senape bianca
in Europa e senape gialla in Nordamerica. Le piante arrivano a 0,6 metri ed i suoi semi sono molto più grandi di quelli delle altre piante di senape.
Brassica juncea,
la senape bruna, detta anche senape cinese. Frutto di un incrocio tra
la Brassica nigra e la Brassica rapa, le sue piante sono alte tra 1 e 2
metri. I suoi semi pesano il doppio di quelli della senape nera ed il
sapore è altrettanto pungente. È originaria del Nordafrica, dell'India e
dell'Asia centrale.
Brassica arvensis, detta senape selvatica Le piante di senape raramente raggiungono un'altezza superiore ai 2 metri, hanno foglie inferiori larghe pennatifide, mentre le superiori sono piccole e allungate. I'inflorescenza è gialla a forma di pannocchia. Esso sviluppa il frutto, che contiene numerosissimi semi piccoli e arrotondati da cui si ricava la famosa salsa di condimento, dal sapore tipicamente aspro e piccante.
Brassica arvensis, detta senape selvatica Le piante di senape raramente raggiungono un'altezza superiore ai 2 metri, hanno foglie inferiori larghe pennatifide, mentre le superiori sono piccole e allungate. I'inflorescenza è gialla a forma di pannocchia. Esso sviluppa il frutto, che contiene numerosissimi semi piccoli e arrotondati da cui si ricava la famosa salsa di condimento, dal sapore tipicamente aspro e piccante.
Il
sesamo (Sesamum indicum L.) è una pianta erbacea della famiglia delle
Pedaliaceae, originaria dell'India e dell'Africa, i cui semi sono
utilizzati nell'alimentazione umana. È una pianta annuale che raggiunge i
50 (massimo 100) cm di altezza con foglie lanceolate anche molto
lunghe. I fiori sono bianchi e tubolari lunghi dai 3 ai 5 cm. I semi
sono piccoli, bianchi o neri, a seconda delle varietà. La zona
d'origine della pianta è sconosciuta, ma numerose specie selvatiche sono
comuni in Africa e alcune altre in India.